Strappi e stiramenti: la fase di recupero

In caso di stiramento, o di strappo di entità non grave, la lesione interna cicatrizza solitamente entro 36-72 ore (come si vede, la variabilità è molto alta ed i numeri quasi simbolici). Diverso può essere il caso di uno strappo grave, per il quale è sempre opportuno evitare il fai-da-te ed affidarsi a specialisti.
A questo punto entriamo nella seconda fase: il versamento interno si è fermato, la lesione non è stata però ancora riparata, e risulta quindi molto fragile. Il nuovo tessuto connettivo fibroso, che sostituirà la fibra contrattile nel volume lesionato, non si è ancora formato.
Quali segni possiamo cercare per ritenere che la lesione sia entrata nella seconda fase?

Alcune indicazioni potrebbero essere queste:

  1. la pulsazione dolente e gonfia non è più presente;
  2. se non muovete il muscolo non avvertite dolore;
  3. se provate ad estendere dolcemente e passivamente il muscolo (cioè senza contrarlo, ma per semplice movimento articolare procurato con l’utilizzo di altri muscoli o con aiuto esterno) avvertite fastidio – e magari un indolenzimento diffuso per tutta la sua lunghezza – ma non un dolore fortemente localizzato nel punto della lesione, come accadeva invece fino al giorno prima.

Qualora queste tre indicazioni non siano contemporaneamente verificate, meglio aspettare: Dovrete comunque e sempre avere la netta sensazione che la ferita interna si sia rimarginata. In caso di dubbio, meglio aspettare qualche altra ora che rischiare di riaprirla.

Strategia dopo le prime 72 ore

Entrati nella seconda fase, le strategie cambiano:

  • bene ancora decontratturanti e miorilassanti;
  • l’ipertermia (aumento della temperatura locale) è ora utile per aumentare l’attività riparativa dei tessuti; potete applicare borse caldo-tiepide (solo se avvertite sollievo: in caso di fastidio, evitatelo). Meglio astenersi invece da creme o pomate ad azione eccessivamente o violentemente riscaldante (balsamo tigre e simili): se volete utilizzarne, sceglietene una dall’azione blanda;
  • la fluidità del sangue ora va a vantaggio di una maggiore efficienza del trasporto ematico e facilita la microcircolazione; potete prendere l’aspirina;
  • si può anche cominciare a fare dei leggeri massaggi (carezze, più che altro…) dalla periferia verso il centro del corpo sul muscolo interessato. Preferite un’azione delicata, e attenti a non causare dolore e a non premere troppo;
  • meno muovete il muscolo lesionato, meglio sarà. Il movimento di per sé non costituirebbe in realtà un problema, ma è quasi impossibile evitare di dare continui strappetti alla fibra che sta cercando di ripararsi;
  • niente stretching, ovvio.

Sul versante della strategia nutrizionale, continuate a stare lontani dagli alimenti industriali conservati, inscatolati, precotti, insaccati, merendine, bibite ecc. Niente spezie e salumi. Evitate ancora per qualche giorno lo zucchero, i dolci in generale ed i cibi che abbassano il pH corporeo.
Idratiamo i muscoli e forniamo loro proteine di altissima qualità: ove possibile, pasta di farina di grano (senza pomodoro) e pesce freschissimo a volontà! Per i contorni, meglio le verdure cotte che quelle crude; da evitare le solanacee (melanzane, pomodori…).
Continuate a bere molto più del solito, e gradualmente tornate alle consuete quantità di sale ed olio a crudo (extravergine d’oliva, meglio se spremuto a freddo).

Nel complesso, consiglierei in questi giorni un’alimentazione molto semplice e di altissima qualità: potremo fornire al nostro corpo una materia prima straordinaria per riparare al meglio e presto i danni subiti, eviteremo azioni… di disturbo e gli forniremo anche un ambiente idoneo ad un recupero ottimale.

Uscita dalla fase due

Per lesioni di non grave entità, la fase due dura circa tre-quattro giorni. Possiamo dircene fuori quando il movimento passivo del muscolo non produce dolore di alcun genere se non se ne forza l’allungamento.
A questo punto ha senso cominciare ad occuparci del recupero funzionale. Ne parliamo nel prossimo post.

Image courtesy marcheabruzzo.it
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